top of page

Le esibizioni straordinarie dell'ultima Aretha Franklin


Lo scorso 16 agosto Aretha Franklin, la Regina del Soul, è venuta a mancare nella sua casa di Detroit, in seguito a complicanze del cancro al pancreas che la affliggeva da tempo. Aveva 76 anni.

Da quel momento, gli artisti di tutto il mondo hanno iniziato – più o meno opportunamente – a rendere omaggio alla voce femminile più importante della storia della musica.

La sua carriera parla da sola: cantante fin da bambina – il padre, pastore battista, la volle nel coro durante le sue funzioni –, Aretha arriverà negli anni a piazzare 112 singoli nella classifica Billboard, a vincere 21 Grammy Award e ad essere la prima donna inclusa nella Rock and Roll Hall of Fame.

Tutti conoscono i suoi brani più celebri, tutti hanno visto la sua apparizione nel film Blues Brothers, tutti l'hanno vista cantare nei video di qualche live degli anni '60 o '70 almeno una volta, ma forse non molti sanno che nell'ultima parte della sua sessantennale carriera Aretha aveva preso l'abitudine di regalare al pubblico esibizioni straordinarie, spesso ben lontane da quello che ci si sarebbe potuto aspettare.

Sono cinque in particolare quelle che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura popolare.

I Dreamed a Dream (1993)

Anche alcuni dei fan più accaniti potrebbero essersi persi le soste di Aretha nel mondo del musical. Tra queste spicca l'esecuzione in chiave soul di I Dreamed a Dream – tratta dal successo di Broadway Les Misérables – tenuta dalla cantante afroamericana nel 1993, durante la prima inaugurazione dell'insediamento di Bill Clinton come Presidente degli Stati Uniti.

Nessun Dorma (1998)

Nel 1998 Luciano Pavarotti era atteso durante la quarantesima edizione dei Grammy Awards, dove avrebbe dovuto eseguire il suo cavallo di battaglia: Nessun Dorma. A causa di un problema alla gola, Pavarotti non potè intervenire e Aretha, avvertita con soli venti minuti di anticipo, sostituì il tenore italiano, regalando al pubblico un'inedita versione del capolavoro di Puccini.

(You Make Me Feel Like) A Natural Woman (1998)

Aretha Franklin, Céline Dion, Mariah Carey, Gloria Estefan, Shania Twain e Carole King: alcune delle cantanti più note del panorama americano e internazionale si incontrarono nel 1998 sul palco della prima edizione del VH1 Divas Live.

Dopo essersi esibite singolarmente, le artiste cantarono insieme per il gran finale il classico (You Make Me Feel Like) A Natural Woman di Aretha, lasciando a lei il centro della scena.

Rolling in the Deep / Ain't No Mountain High Enough (2014)

Nel 2014 uscì Aretha Franklin Sings the Great Diva Classics, l'ultimo lavoro in studio della cantante afroamericana. Il primo singolo estratto dall'album fu una cover del brano Rolling in the Deep di Adele, che Aretha presentò in anteprima durante una puntata del Late Show with David Letterman, in un mashup con il classico dell'R&B Ain't No Mountain High Enough.

La sorprendente voce di Aretha – allora settantaduenne – e la sua capacità di reinterpretare in chiave soul una canzone così recente e lontana dal mondo della black music fecero parlare a lungo della performance.

(You Make Me Feel Like) A Natural Woman (2015)

Durante l'edizione del 2015 dei Kennedy Center Honors, Aretha Franklin eseguì la sua (You Make Me Feel Like) A Natural Woman per celebrare la premiazione di Carol King, coautrice del brano. L'esibizione fu una delle più riuscite della storia del Premio – alla fine il Presidente Barack Obama si lasciò sfuggire una lacrima – e il video divenne virale, in particolare il momento in cui Aretha si alzò dal pianoforte per l'ultimo ritornello e lasciò cadere in terra la pelliccia che indossava.

bottom of page