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Che cos'è la musica? Un'intervista multipla

Cercando la definizione di "musica" sull'enciclopedia, si scopre che essa è "l'arte e la scienza dell'organizzazione dei suoni, dei rumori e dei silenzi nel corso del tempo e nello spazio".

Ma davvero la musica, quel concentrato di emozioni che accompagna da sempre ogni momento della nostra vita, si riduce solo a questo?

Abbiamo chiesto a lettori di differente età, professione ed estrazione sociale di rispondere a una domanda apparentemente semplice e in realtà tra le più insidiose possibili: che cos'è la musica?

Matteo, chitarrista, 22 anni:

"La musica è quella cosa che è dentro di noi, cresce e cambia con noi. Non ce ne rendiamo conto fin quando non arriva il terremoto, quella difficoltà che sembra una montagna invalicabile, quell'abisso dal quale hai paura di non poter più uscire. È lì che sboccia il fiore – se davvero era dentro di noi, se davvero doveva essere – e poi esplode e non puoi più fermarti, perché la musica sei diventato tu stesso."

Bianca, barista, 21 anni:

"Per me la musica può essere una salvezza: trasforma i momenti di debolezza in momenti di forza. È come una corda che posso regolare: posso farmi portare giù, se ne ho bisogno, ma posso anche tornare a galla."

Cristina, istruttrice di nuoto, 48 anni: "È magia!"

Filippo, bassista, 20 anni:

"La musica è lingua. Non c'è giapponese, italiano, tedesco, inglese che tenga: nel mondo tutti parlano la musica allo stesso modo, nonostante ognuno la viva in maniera completamente differente. Per questo la musica è bella."

Alessia, giornalista, 23 anni: "Prima consideravo la musica come un sottofondo, uno svago, ma poi ho iniziato a lavorare in radio e nel tempo non ho più percepito le canzoni come un semplice intermezzo: la musica è diventata fondamentale per rimarcare un concetto, per sottolineare un pensiero, per trasmettere un messaggio. Oggi ti posso rispondere che per me la musica è un amplificatore dell'animo e del pensiero umano."

Carlo, studente, 15 anni: "La musica esiste da millenni prima di Mozart, Beethoven e Sfera Ebbasta: esiste da quando la terra si è formata. Basta la propria voce, due sassi, due rami, una corda attaccata a un ramo: ogni cosa che produce rumore può potenzialmente creare musica."

Alex, studente, 25 anni: "Per me la musica è un po' come il Pensatoio di Silente: ti rimanda a ricordi lontani, mai sopiti del tutto. Basta una scintilla e tutto diventa nitido: appena scatta quella nota, quella melodia, ti riporta esattamente a quell'istante e, almeno per pochi attimi, rivivi tutto daccapo."

Chiara, cantante, 22 anni: "La musica è l'esorcizzazione della Paura. Con la P maiuscola per indicare la vera paura... quella di morire."

Ferdinando, maestro, 61 anni: "È il silenzio tra una nota e l'altra."

Eleonora, studentessa, 24 anni: "La musica è un'emozione terapeutica, che permette agli uomini di universalizzare i propri sentimenti. La musica trasmette vibrazioni alle nostre anime, comunicandoci i significati più profondi." Federica, cantante, 20 anni: "Io vedo la musica come un mezzo potentissimo per cambiare il mondo, poiché è in grado di agire direttamente sul nostro stato emotivo e quest'ultimo influenza gran parte delle nostre azioni. Vibrazioni positive producono vibrazioni positive, vibrazioni negative producono vibrazioni negative: fare musica è una grande responsabilità."

Beatrice, studentessa, 9 anni: "La musica è soprattutto divertirsi cantando e suonando, ma prima bisogna esercitarsi miliardi di volte e riposarsi, così si diventa bravi. La musica è anche ballare, perché ballare è sentire la musica dentro e lasciarsi andare al ritmo del brano."

Rawan, business developer, 23 anni: "La musica per me è sempre stata immaginazione. Quando ero piccola ero timida e non avevo il coraggio di mostrarmi agli altri, ma sapevo che avevo qualcosa dentro che aveva bisogno di uscire. Così mi mettevo le cuffie e la musica mi aiutava a trasferirmi in un altro universo. Ancora adesso immagino sempre gli obiettivi che voglio raggiungere e me li vivo grazie alla musica."

Marta, fisica, 23 anni: "Per me la musica è perdersi e ritrovarsi: fuggire dalla realtà, ma sentirsi meno soli."

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