I problemi freudiani di Fabri Fibra
"Io ho sempre vissuto male il fatto che in famiglia dovessimo salvare la facciata quando c’era la guerra mondiale in casa."
- Fabri Fibra, 2017
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Quando si parla di Fabri Fibra, solitamente ci si concentra sul suo personaggio, si dibatte sul valore artistico della sua musica e si dimentica che dietro tutto questo c'è sempre una persona. Così, quando le più importanti testate giornalistiche del Paese lo intervistano, sembrano notare solo marginalmente i traumi che Fabrizio deve avere affrontato durante l'infanzia e l'adolescenza e che sono invece eternamente presenti in tutto il suo lavoro.
Nel 2017 è uscito Fenomeno, ultimo album del rapper marchigiano, i cui brani Nessun aiuto e Ringrazio parlano esplicitamente delle questioni tra lui, il fratello e la madre. Leggendo gli articoli a riguardo, si nota però come queste canzoni vengano considerate isolatamente, quasi fosse la prima volta che questi problemi vengono a galla. Basta invece una veloce analisi della produzione di Fibra per notare come questi lo abbiano segnato tanto come uomo e come artista da far sì che non vi sia album nella sua carriera in cui non vi faccia riferimento.
La madre:
Il primo e il più importante rapporto ad aver segnato la vita e la carriera di Fabri Fibra è senza dubbio quello con la madre. Nel testo di Ringrazio del 2017, Fabrizio si lascia andare a un lungo sfogo in cui accusa la madre di averlo picchiato "fino a quando non usciva il sangue", di aver ucciso durante una notte i suoi gatti e di averlo sempre svilito e insultato, tanto da portarlo negli anni a capire il padre, che aveva abbandonato la famiglia quando lui e il fratello erano piccoli.
Tuttavia i fan di Fibra sanno che questa non è la prima volta che la madre appare nei suoi testi. In Momenti no del 2004, il rapper scriveva: "Io quando parlo con mio padre sento il gelo dentro me / perché non parla con mia madre e lei non parla più con me". E ancora, nella celebre Applausi per Fibra del 2006: "Fatto sta che litigando si divisero le strade / anche se restano le urla e rimangono le grida".
Anche la violenza domestica era già stata posta al centro di un suo testo, infatti in Non me ne frega un cazzo del 2015 il ritornello recita: "Quando ero piccolo mia madre mi picchiava / Quando ero piccolo mio padre mi picchiava / Ecco perché non me ne frega un cazzo raga".
Vani i tentativi di riappacificamento: se in Idee stupide del 2006 Fabrizio cantava "Sono dieci anni che provo a dimostrare loro qualcosa", Ringrazio costituisce la presa di coscienza dell'impossibilità di recuperare la relazione ("Mi manchi mamma, ma ormai, mamma / questo è il karma").
Il fratello:
Il rapporto con il fratello Francesco, in arte Nesli – cantautore, rapper e produttore discografico –, non è stato più felice: dopo le iniziali collaborazioni nei dischi di entrambi, le strade si sono divise.
"Lui mi ha sempre attaccato e io non ho mai risposto", ha dichiarato Fabrizio in un'intervista al Corriere della Sera, aggiungendo poi: "Non potevo più non affrontare il problema".
Infatti Nessun aiuto costituisce un flusso di coscienza in cui Fibra riassume per la prima volta le vicende tra lui e il fratello in modo chiaro e diretto, dopo tante allusioni apparse negli anni. Il testo si sofferma sul fatto che Fabrizio fu l'unico a credere nel progetto di Nesli, quando questo decise di intraprendere la carriera musicale, e che fece di tutto per aiutarlo ad arrivare al successo. Dal testo si capisce che questo merito non gli venne mai riconosciuto e che Nesli, alleatosi con la madre, iniziò a dare contro a Fibra ("E ti ricordo quanta merda hai lanciato sul mio lavoro").
Dopo oltre dieci anni di distanza, Fibra tira le somme anche su questa relazione e sul lavoro del fratello, cantando: "Ma non porto nessun rancore e volevo che lo sapessi / Spendo solo altre due parole: preferivo i tuoi primi testi / Non avevi tutta la pressione che adesso ti mette mamma / E sentirti parlare d'amore dopo un po' mi stanca".
L'aborto:
Se spesso si è sentito parlare della madre e del fratello di Fabri Fibra, un argomento che rimane spesso taciuto è quello delle sue relazioni sentimentali, tanto che dalle prime fasi della sua carriera Fabrizio sembrerebbe essere stato sempre single.
L'assenza di cenni concreti a relazioni amorose nei discorsi di Fibra potrebbe riflettere il desiderio di mantenere privata quella parte della sua vita o anche la semplice assenza di rapporti importanti, ma nei testi delle sue canzoni ricorrono riferimenti che farebbero pensare ad un altro trauma avveuto nella vita di Fabrizio, sul quale raramente l'attenzione della stampa e del pubblico si è concentrata.
Nel singolo nel 2017 Stavo pensando a te è presente un'intera strofa che sembra alludere a un aborto: "Ripenso a quella sera senza condom [...] Mentre si muove io ci vado sotto / Ma dalla fretta arrivo presto, troppo / E sul momento non me ne ero accorto / E poi nemmeno credo di esser pronto / E poi nemmeno penso d'esser sobrio / E poi un figlio non lo voglio proprio / E poi a te nemmeno ti conosco / Cercavo solo un po' di vino rosso / Però alla fine, vedi, è tutto apposto / Si vede che non era il nostro corso".
Verrebbe da pensare che questo sia un fatto recente e che quindi non vada considerato tra i problemi della giovinezza che hanno seriamente condizionato la vita del rapper, ma riascoltando la sua discografia emergono accenni a un simile episodio anche in brani di molti anni prima, in particolare Un'altra chance del 2007: "La mia ragazza è incinta, mi guarda e poi lo perde". I due avvenimenti potrebbero quindi coincidere e rappresentare una terza, grande ferita nell'animo di Fabrizio.
Se da un lato questa analisi può sembrare inutile e fine a se stessa, dall'altro può aiutare a comprendere meglio la psicologia di un rapper a lungo accusato di produrre testi scandalosi, con elementi misogeni e omofobi, e per questo da molti criticato e rifiutato a priori. Andando a fondo nelle cose, si capisce invece come spesso certi atteggiamenti sono il frutto di un'infanzia e un'adolescenza difficili e magari delle conseguenti frequentazioni poco raccomandabili in cui si tende a cercare rifugio.
La carriera di Fabri Fibra è poi soprattutto il perfetto esempio di come l'arte possa salvare una persona e sia innanzitutto utile per l'artista stesso, prima che per il suo pubblico: se molte persone con la stessa storia famigliare di Fabrizio finiscono spesso per diventare teppisti e fare una brutta fine, la musica può dare uno scopo cui aggrapparsi e l'autoanalisi cui porta la scrittura può spingere una persona a migliorare, venendo a patti con il proprio passato e liberandosi dai pregiudizi del proprio ambiente sociale, come Fibra ha fatto, ad esempio, con il tema dell'omosessualità.
Da dove iniziare:
Momenti no (Fabri Fibra, Mr. Simpatia, 2004)
Applausi per Fibra (Fabri Fibra, Tradimento, 2006)
Idee stupide (Fabri Fibra ft. Diego Mancino, Tradimento, 2006)
Un'altra chance (Fabri Fibra ft. Alborosie, Bugiardo, 2007)
Non me ne frega un cazzo (Fabri Fibra ft. Gemitaiz, MadMan, Squallor, 2015)
Stavo pensando a te (Fabri Fibra, Fenomeno, 2017)
Nessun aiuto (Fabri Fibra, Fenomeno, 2017)
Ringrazio (Fabri Fibra, Fenomeno, 2017)