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+30: buon compleanno WWW!


Proprio in questi giorni in tutto il mondo si stanno celebrando i festeggiamenti per un compleanno molto speciale, quello del World Wide Web. Il Web nasce al CERN esattamente 30 anni fa, nel marzo 1989, grazie all’intuizione dello scienziato inglese Tim Berners-Lee. Il WWW, che oggi noi spesso utilizziamo semplicemente per svago per passare il tempo, nel 1989 viene inventato per un motivo ben preciso e di fondamentale importanza per un centro di ricerca internazionale come il CERN. La comunità internazionale degli scienziati, infatti, aveva bisogno della possibilità di scambiarsi continuamente informazioni relative alle evoluzioni delle più recenti teorie scientifiche e di condividere enormi moli di dati sperimentali da analizzare per poter ottenere dei risultati dai grandi esperimenti, che erano situati in pochi laboratori ma a cui lavoravano attivamente (come ancora oggi accade) migliaia di ricercatori sparsi per tutto il pianeta. Per semplificare la vita dei suoi colleghi, Tim Berners-Lee parte da un software che aveva sviluppato in precedenza, Enquire. Dal 1980 questo software permetteva di mettere in relazione tra loro singole porzioni di informazioni su documenti differenti e si basava su un sistema pensato per consentire l’accesso delle stesse risorse da parte di più utenti. Si trattava esattamente del principio di cui aveva bisogno il CERN. Berners-Lee presenta quindi il 12 marzo del 1989 la sua prima proposta per lo sviluppo di quello che era l’antenato del World Wide Web con un documento la cui parte centrale è rappresentata da questo schema:

La finalità del progetto, come già abbiamo capito, è quella di discutere e trovare una soluzione al problema dell’accesso delle informazioni al CERN. Per farlo viene proposto di utilizzare il già noto concetto di ipertesto, ovvero un sistema basato su un insieme non lineare di informazioni collegate tra loro attraverso connessioni logiche e rimandi, i cosiddetti link, che permettano agli utenti di ricreare di volta in volta la struttura in cui sono collocate le informazioni stesse attraverso il loro costante aggiornamento. Per poter rendere più facilmente comprensibile questo concetto, Tim paragona la grande quantità di risorse che la comunità scientifica ha bisogno di condividere e far evolvere ad un libro: il ricercatore fa notare come non risulti possibile aggiornare il libro che racchiude tutto il sapere del CERN e ristamparlo ogni volta che si presenta una nuova scoperta o un qualsiasi altro tipo di contributo scientifico. C’è bisogno, piuttosto, di un qualcosa di flessibile in cui si possano facilmente modificare piccole porzioni del totale delle informazioni dell’intero sistema senza che questo debba essere rivoluzionato ogni volta. La proposta di Tim inizialmente risultò quasi incomprensibile agli stessi membri del CERN, ma compresero che dietro la sua idea c’era qualcosa di geniale e valeva la pena assecondarla: fu definita “vaga ma eccitante”.

Perciò alla prima seguì una seconda proposta, questa volta formalizzata sotto forma di una cosiddetta management proposal, firmata da Tim Berners-Lee e da Robert Cailliau, un ingegnere dei sistemi belga. I due insieme alla fine del 1990 arrivarono a sviluppare e far funzionare i primi Web server e browser del CERN. Pensate che il codice del primissimo server fu scritto da Tim su un computer della NeXT (società fondata dal buon vecchio Steve Jobs) e per evitare che venisse accidentalmente spento il ricercatore ci aveva appiccicato sopra un biglietto con scritto in rosso “Questa macchina è un server. NON SPEGNETELA!!”.

Nasce quindi in queste circostanze il primissimo indirizzo web della storia (info.cern.ch) e oggi il CERN ha deciso di dare a tutti la possibilità di rivivere quei momenti mettendo a disposizione, allo stesso indirizzo, i link relativi alla storia del Web, del CERN stesso e provando il brivido di aprire il primo sito Web al mondo.

Ovviamente dopo i primi passi al CERN il Web ha poi avuto modo, negli anni immediatamente successivi alle prime proposte, di raggiungere il resto del pianeta, raccogliendo i contributi al progetto di grandi centri di ricerca come lo Stanford Linear Accelerator Center (SLAC) in California o il National Centre for Supercomputing Applications (NCSA) dell’Università dell’Illinois, che si occuparono dei primi server americani e svilupparono nuovi tipi di browser, sempre assicurandosi che fossero affidabili ma anche facili da utilizzare, chiave del successo del WWW. Il 30 aprile del 1993 il CERN rende finalmente disponibile il codice sorgente del World Wide Web, proponendolo come un software gratuito e utilizzabile da tutti.

Un ultimo aneddoto relativo ai primi passi del Web: la prima foto mai caricata su internet è stata quella de Les Horrible Cernettes (LHC, anche acronimo di Large Hadron Collider), ovvero “le orribili ragazze del CERN”. Si trattava di quattro ragazze che per i motivi più disparati si erano ritrovate a frequentare il CERN e avevano deciso di fondare un gruppo musicale, dilettandosi nella composizione di pezzi in stile anni ’60 i cui testi rappresentavano una parodia della vita del ricercatore medio del CERN e, in generale, della fisica delle particelle. Il 18 luglio 1992 Les Horrible Cernette compaiono quindi sul Web con la prima foto di Internet e non solo: oltre alla prima foto e al primo gruppo musicale di internet, grazie a queste ragazze per la prima volta il Web vede comparire qualcosa di diverso dal materiale strettamente scientifico utilizzato dalla comunità dei ricercatori.


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