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CERN e Renzo Piano per il sociale: il nuovo Science Gateway


Negli ultimi tempi la scienza si è ritrovata a dover affrontare un periodo di crisi della sua autorevolezza, caratterizzato da una certa sfiducia nei confronti delle verità scientifiche. Tutti noi siamo testimoni della nascita di teorie a dir poco discutibili, dal terrapiattismo alle scie chimiche fino ad arrivare allo scetticismo nei confronti dei vaccini o alla negazione del riscaldamento globale, per fare alcuni esempi. Tutte queste idee, alimentate dalle fake news sui social, hanno convinto in modo preoccupante un numero non trascurabile di persone, che ormai negano la validità di osservazioni ed evidenze scientifiche. È chiaro che una situazione di questo genere è dovuta anche ad una disinformazione diffusa della popolazione, che riguarda soprattutto le materie scientifiche. Per dirla tutta, proprio l’Italia compare tra i paesi che evidenziano maggiori ritardi nell’apprendimento delle scienze, con particolari note dolenti per la Fisica.

La comunità scientifica sta cercando quindi di potenziare i propri metodi di divulgazione, partendo da un miglioramento dell’insegnamento delle scienze alle scuole primarie, fino ad arrivare a iniziative che possano coinvolgere tutte le fasce di età.

Tra le nuove iniziative per favorire il raggiungimento di questi obiettivi c’è il Science Gateway, un nuovo progetto la cui prossima realizzazione è stata annunciata pochi giorni fa al CERN. Si tratta di un nuovo centro di divulgazione scientifica pensato per visitatori di tutte le età ideato dallo studio del celebre architetto Renzo Piano. Con questo centro il CERN si pone come missione quella di coinvolgere il pubblico nella scienza e di condividere con tutta la società le conoscenze e le tecnologie sviluppate grazie alle scoperte scientifiche. Questo nuovo polo vuole, tra gli altri, rivolgersi ai più giovani, con la speranza di avvicinarli alla scienza affascinandoli con attività interattive che mostrino le bellezze scientifiche in uno spazio avveniristico. Per questo motivo sono state pensate più zone dedicate a laboratori e mostre per i bambini delle scuole, ma anche strutture che ospiteranno esposizioni e conferenze per le famiglie e un pubblico di esperti e non. Le attività riguarderanno i segreti della natura, gli acceleratori, gli esperimenti di fisica e il computing, il modo in cui tutti questi strumenti vengono utilizzati dagli scienziati e come le tecnologie sviluppate al CERN possano tornare utili alla società.

Tutto ciò si svolgerà all’interno di tre strutture rettangolari, i cosiddetti “pavillon”, in cui ci saranno un museo, le classi per le attività delle scuole, un auditorium e una reception. Ognuno di questi padiglioni sarà equipaggiato con un collettore fotovoltaico, ovvero un pannello solare quadrato di 1600 metri quadrati, che provvederà alla produzione di energia elettrica per il Science Gateway. In aggiunta, l’auditorium avrà un impianto di condizionamento basato su un’altra risorsa rinnovabile, un impianto geotermico, che potrà produrre energia termica sfruttando un fluido come mezzo di scambio tra la temperatura degli ambienti interni e quella del sottosuolo. Il Science Gateway sarà così non solo una struttura all’avanguardia e punto di riferimento per la divulgazione scientifica, ma anche un simbolo dell’energia prodotta con risorse rinnovabili. Un altro tema di attualità, dunque, riguardo al quale la comunità scientifica spera di sensibilizzare il pubblico per salvare il nostro pianeta, cosa che può essere fatta utilizzando le stesse tecnologie che sono state pensate inizialmente per la ricerca in fisica delle particelle elementari, ad esempio, e che vengono spiegate proprio all’interno di questa realtà.

Con i suoi 7000 metri quadrati immersi in una foresta di 400 alberi, quindi, l’opera sarà articolata nei suoi diversi spazi educativi ed espositivi raccolti intorno ad un ponte, ai lati del quale saranno costruiti due tunnel per le mostre del CERN, la cui forma è pensata per richiamare il tubo di LHC, in cui circolano i fasci di protoni 100 metri sotto il Science Gateway. La struttura sarà invece sospesa da terra e immersa nella natura, per far conoscere come la natura si studia nelle sue componenti più minuscole, fino ad arrivare alla comprensione dell’origine dell’universo, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande.

La costruzione del polo inizierà nel 2020 e si prevede che sarà completata nel 2022. Il costo dell’opera sarà completamente coperto da donazioni da parte di organizzazioni di beneficienza. Tra le altre, più di metà dei finanziamenti verrà fornita dalla Fondazione FCA (Fiat Chrysler Automobiles). Il presidente di FCA, John Elkann, ha dichiarato da parte della fondazione di essere lieto di poter prendere parte a questo progetto che potrà permettere ai 300 000 visitatori ogni anno di comprendere meglio il mondo, di migliorare in qualche modo il loro stile di vita e di vedere come al CERN coesistono diverse culture e collaborano al fine di rispondere alle grandi domande dell’uomo. In contemporanea il Science Gateway permetterà di onorare la memoria di Sergio Marchionne, che aveva spesso espresso il desiderio di riprendere a studiare soprattutto la Fisica, e a lui verrà intitolato l’auditorium del centro.

In tutto questo grande progetto, bandiera di innovazione, ricerca e divulgazione scientifica, sostenibilità e multiculturalismo, l’Italia avrà la fortuna di essere una dei primi protagonisti. Il primo progetto rivolto alle scuole del Science Gateway, sviluppato dal CERN in collaborazione con FCA e la Fondazione Agnelli, coinvolgerà proprio le scuole italiane e verrà successivamente esteso a tutti gli stati dell’unione Europea. Verranno preparati dei kit con tutto il necessario per eseguire durante l’anno scolastico gli esperimenti pensati dal CERN appositamente per avvicinare i più giovani alla scienza. Dopodiché i ragazzi delle superiori potranno partecipare ad un concorso che coinvolgerà fino a 550 000 studenti e che darà la possibilità di vincere una visita di un paio di giorni al CERN e al Science Gateway.


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