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La sinfonia "Il signore degli anelli" di J. de Meij: guida all'ascolto


Il maggior lavoro di musica “colta” dedicata al mondo tolkieniano è probabilmente la Sinfonia n°1 di Johan de Meij, intitolata “Il signore degli anelli”.

Rinomato compositore e direttore olandese nato nel 1953, celebre in tutto il mondo soprattutto per i suoi lavori orchestrali, scrisse questa composizione tra il 1984 e il 1988; prima dunque che il più famoso lavoro sinfonico dedicato al Signore degli Anelli divenisse la colonna sonora degli omonimi film di Peter Jackson, curata da Howard Shore. Premiata nel 1989 con il prestigioso Premio di Composizione Sudler, essa prevede un organico di orchestra di fiati (o banda sinfonica) -come la maggior parte dei lavori di de Meij-, e venne solo in seguito orchestrata per orchestra sinfonica da Henk de Vlieger, compatriota di de Meij.

La versione sinfonica venne eseguita e premiata nel 2001, in occasione dell’uscita nelle sale del primo film della trilogia.

La sinfonia è divisa in cinque movimenti, ognuno dei quali dedicato a un personaggio, un luogo o a una situazione tratta dal romanzo:


1) Gandalf (The Wizard) 2) Lothlórien (The Elvenwood) 3) Gollum (Sméagol) 4) Journey in the Dark (The mines of Moria - The Bridge of Khazad-Dûm) 5) Hobbits


In generale si può dire che tutta l’opera, di impianto solidamente neoromantico, ricrei atmosfere da colonna sonora e sia influenzata da compositori come Bernstein e Stravinskij, quest’ultimo in particolare, per l’uso affine delle percussioni, della scrittura ritmica e delle combinazioni fra i diversi timbri.



Il primo movimento, dedicato allo stregone Gandalf, si apre con un incipit solenne e potente che inserisce l’ascoltatore subito in un clima epico. Segue un tema malinconico annunciato dalla tromba, che poi evolve in un crescendo che coinvolge tutta l’orchestra e che porta in seguito ad un secondo tema in minore. L’incipit e i due temi ricorreranno più volte nella sinfonia. Il secondo movimento, più lento e con un uso più “coloristico” dell’armonia, fa apparire ai nostri occhi la foresta di Lothlórien. Il terzo movimento, dedicato alla inquietante figura di Gollum, si apre con un’introduzione del sassofono solo, a cui segue un tema pittoresco ed esuberante. Il quarto movimento è diviso in due parti, e ricrea l’ambiente buio e arcano delle Miniere di Moria, in un crescendo di pathos che conduce alla lotta fra Gandalf e il Balrog sul ponte di Khazad-Dûm (riconoscibile per l’apparire dei temi del primo movimento). Infine, il quinto movimento, dopo una lenta introduzione, ci fa ascoltare un tema allegro e festante, che bene esprime l’indole vivace e spiritosa degli Hobbit.

La sinfonia si chiude in maniera sommessa dopo la citazione del suo incipit.

(Illustrazioni a cura di John Howe)


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